I Fior di Loto

I Fior di Loto: guida introduttiva
Una piccola guida introduttiva sulla crescita e coltivazione di queste magnifiche piante.
Il Fiore di loto, fin dall'antichità, è simbolo di purificazione e di saggezza, i suoi fiori delicati che nascono dall'acqua e le foglie idrorepellenti, lo rendono una pianta unica e affascinante, è chiamato anche Loto Sacro o Nelumbium.
Contrariamente a quanto si crede, è possibile coltivare i fiori di loto all'aperto anche in Italia e nelle regioni del Centro Sud dell'Europa. Sono piante acquatiche perenni, che non temono il gelo e tollerano temperature invernali anche di 20°C sotto lo 0, ma vogliono estati calde e assolate per poter fiorire; anche se non tutte le varietà sono adatte ai nostri climi, alcune infatti emettono pochi rizomi svernanti o richiedono estati più lunghe per fiorire in modo copioso.
I Fiori di loto, (Nelumbo è il loro nome specifico) che si trovano in commercio, sono tutti ibridi derivati dalle 2 specie botaniche e cioè il Nelumbo nucifera e Nelumbo Lutea, da queste piante sono derivate varietà davvero sorprendenti: guarda le varietà che produciamo.
Il Nelumbo nucifera proviene dall'Asia e dall'Australia con fiori di color rosa che profumano leggermente di anice.
Il Nelumbo lutea proviene dall'America centro-meridionale, con fiori color giallo pallido.
I fior di loto sono piante molto semplici da coltivare e con poche ma essenziali esigenze:
Da Marzo a Ottobre vogliono almeno 6 ore di luce diretta.
Devono essere coltivati in contenitori rotondi o ovali (odiano gli spigoli).
Vanno coltivati in vasi senza fori, sono da evitare assolutissimamente i vasi a rete (quasi sempre inutili anche per le altre piante acquatiche.
Vanno coltivati in vasi senza fori anche se poi vengono posti dentro un laghetto o una biopiscina, pena l'invasione dello stagno.
Va rispettata la larghezza e altezza consigliata per ogni varietà, o la fioritura sarà compromessa.
Se rispettate queste semplici regole avrete sicuramente successo.
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